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Fasi del sonno: quali sono e come si alternano!

Un corretto e sano riposo è di fondamentale importanza per il mantenimento dell’equilibrio psico-fisico di una persona. Chi dorme male può avere problemi di stress e stanchezza cronica oltre che una maggiore facilità a irritarsi e a infortunarsi.

Per questo bisogna conoscere il proprio riposo e quali sono le fasi che lo compongono così da prendere le giuste precauzioni per riuscire a dormire in pace e tranquillità sempre meglio.

In poche parole: il sonno ha un ruolo attivissimo nel mantenimento della nostra salute e serve a rafforzare, tra le altre cose, principalmente:

• Memoria.
• Capacità cognitive.

Quali sono le fasi del sonno?

Le ricerche scientifiche hanno individuato cinque fasi in cui il sonno è composto e adesso le andremo a vedere nel dettaglio per capire questa importantissima funzione.

Tali fasi possono poi essere a loro volta incluse in due grandi fasi dette NREM ovvero non rapid eye movement (detto anche sonno tranquillo) e fase REM ovvero Rapid Eye Movement (detta anche sonno attivo) e di grandissima importanza per il nostro equilibrio.

Vediamo adesso le cinque fasi del sonno partendo dalla Fase NREM:

  • Stadio 1 o addormentato.
  • Stadio 2 o sonno leggero.
  • Stadio 3 o sonno profondo.
  • Stadio 4 o sonno profondo effettivo. Per poi passare alla fase REM
  • Stadio 5 o sogni lucidi e curiosità.

Come si suddividono le fasi del sonno?

La prima macro-sezione del sonno ovvero quella NREM occupa circa il 75% del sonno totale di un individuo, queste prime 4 fasi del nostro sonno possono durare da un minimo di 5 minuti a un massimo di 15 minuti e, nel passaggio dall’una all’altra, il sonno di una persona si fa via via più profondo.

Nella prima fase si passa dalla veglia al sonno, la temperatura del corpo si abbassa, si rilassano parzialmente i muscoli e diminuisce di intensità il battito cardiaco. Durante questa fase le onde Beta (che caratterizzano l’essere umano durante lo stato di veglia) si trasformano in onde Alpha che caratterizzano la funzionalità cerebrale durante il sonno.

Durante la seconda fase le onde cerebrali vengono chiamate Theta, la muscolatura si rilassa profondamente e il respiro si fa profondo e tranquillo. In questa fase intervengono diversi fattori che ci permettono di consolidare la memoria e di abbassare l’eccitazione della corteccia del cervello. Durante questa seconda fase si sviluppano quei processi che inibiscono al cervello di elaborare informazioni non necessarie e consentono, così, di avere un giusto riposo.

Nelle fasi terza e quarta il cervello emette onde Delta, il corpo si rilassa completamente e si prepara alla fase attiva del sogno. Qui cominciamo a ripristinare le energie metaboliche e si rigenerano i tessuti.

Infine, nella fase REM ci troviamo in quello che viene chiamato “sonno paradosso” poiché, pur dormendo profondamente, il cervello comincia a svegliarsi, elabora e pensa come se fosse sveglio ma sono inibiti i movimenti del corpo. Secondo gli studi, queste fasi NREM e REM si possono alternare anche 4 o 5 volte nel corso della notte.

Conclusioni circa le fasi del sonno

Il sonno, come abbiamo appena visto, è una delle attività più complesse che portiamo avanti dove il corpo si rigenera, ripristina le energie e dà vita a nuove cellule, ma non solo: in questa fase il nostro cervello passa da una fase di tranquillità a una di elaborazione profonda.

È in quest’alternanza così perfetta che noi stessi ripristiniamo le nostre funzioni cognitive, consolidiamo la memoria e diamo vita all’elaborazione di pensieri, sentimenti ed emozioni in un modo a metà tra il cosciente e l’incosciente che ci permette di sfruttare pienamente il nostro potenziale.

Bisogna, per questo, sempre permettere al corpo di riposare correttamente e dare il giusto spazio al sonno nella nostra vita e come routine di benessere.

Giovan Giuseppe Ferrandino

Migliorimaterassi.com nasce nel lontanissimo 2013, quando di fatto non esistevano siti sul tema ed il sottoscritto iniziava ad avvertire, con il proprio materasso a molle, i primi dolori legati ad una soluzione troppo "ferma". Ho iniziato così a studiare il tema scoprendo quanto questo potesse essere complesso ed appurando che, per le mie specifiche esigenze, necessitavo (e tuttora necessito) di un materasso in memory foam di fermezza medio alta.

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